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Luglio 1655: sotto le mura di Pavia si presentano l'esercito francese e quello di Francesco I d'Este duca di Modena, al comando d'un vecchio guerriero, il quasi sessantenne principe Tommaso di Savoia Carignano che sogna di conquistare la città per poi volgersi a Milano. Pavia, 19.000 abitanti, non conosce la guerra da oltre un secolo: ricorda però gli orrori dei saccheggi e della violenza in altri tempi provocati dai francesi, e per questo motivo nobili, borghesi, popolani e persino preti e frati e donne combattono solidali al fianco della guarnigione cittadina. Dopo cinquantadue ininterrotti giorni di lotta, la vittoria incoronerà una tale prova corale. Avvalendosi di documenti e cronache del tempo, Luigi Casali e Mino Milani ripercorrono gli aspetti militari, civili, religiosi e di costume di quell'assedio.